mercoledì 19 aprile 2017

LE LEGGI RAZZIALI IN ITALIA E IN GERMANIA

Per gli alunni delle classi quinte.


Le leggi razziali fasciste sono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi che furono applicati  tra il 1937 e il 1945 prima dal regime fascista, poi dalla Repubblica Sociale Italiana. Furono rivolte soprattutto contro le persone di religione ebraica, ma non solo. Furono lette pubblicamente da Mussolini dal balcone del municipio di Trieste il 18 settembre 1938. Furono abrogate dal Regno del Sud nel gennaio del 1944, nel nord dopo la liberazione dal nazifascismo..
Il contenuto è ben esposto in questa scheda curata dal Museo diffuso della Resistenza, dove sono illustrate anche le leggi razziali introdotte in Germania dopo l'ascesa al potere di Hitler.

Risultati immagini per le leggi razziali 19 aprile 1937
Ho scelto di inserire proprio oggi, 19 aprile 2017 questo post, perché in questa data, giusto 80 anni fa, il 19 aprile 1937 l'Italia fascista inaugurò con la legislazione razziale rivolta alle colonie eritrea, somala ed etiope (contro il cosiddetto madamismo o madamato) la tragica serie delle leggi razziali.
Con il regio decreto legge n. 880 del 1937, l’Italia vara la prima legge di tutela della razza, rivolta in particolare agli italiani che vivevano nelle colonie africane. La legge, composta da un unico articolo, vieta i matrimoni misti e il cosiddetto madamismo o madamato, cioè il concubinaggio con donne africane. Il decreto punisce, con la reclusione da 1 a 5 anni di carcere, gli italiani che si macchiano del delitto biologico di «inquinare la razza» e del delitto morale di «elevare» l'indigena al proprio livello, perdendo così il prestigio che gli deriva dall'appartenenza alla «razza superiore».
SN



http://www.raistoria.rai.it/articoli/la-prima-legge-razziale-italiana/12771/default.aspx