
venerdì 15 maggio 2015
I programmi svolti di Italiano e Storia nelle classi quinte (a.s. 2014-2015)
Cari ragazzi, ecco qui di séguito allegati i programmi di Italiano e Storia svolti in questo anno scolastico. Potrete così visionarli con facilità e immediatezza in vista dell'esame.


domenica 10 maggio 2015
Cronologia della II Guerra mondiale (con particolare riferimento all'Italia)
Troverete qui allegate due pagine, con le principali date della II Guerra mondiale. Naturalmente non vanno imparate tutte a memoria, ma devono essere tenute presenti per orientarsi tra i molti e complessi avvenimenti che hanno contraddistinto il conflitto, tra settembre 1939 e agosto 1945.
Proprio in questi giorni (7-9 maggio 2015) si sta festeggiando in Europa il 70° anniversario della fine della guerra, che coincise con la resa della Germania, ratificata il 9 maggio 1945. Non si è trattato di commemorazioni formali. La mancata partecipazione di alcuni governi alla grande parata militare svoltasi a Mosca ha provocato infatti polemiche e reazioni politiche. Segno che la gestione del dopoguerra da parte delle potenze vincitrici, che portò al cosiddetto mondo bipolare, ha lasciato ancora aperte alcune ferite, nonostante i molti decenni trascorsi.
Nello cronologia sottostante manca un riferimento all'importante battaglia d'Inghilterra (The Battle of Britain), la prima grande campagna di guerra combattuta interamente da forze aeree (maggio-ottobre 1940), tra l'aeronautica militare tedesca (Luftwaffe) e quella del Regno Unito ( RAF). L'obiettivo della campagna tedesca era di guadagnare la superiorità aerea sulla aviazione militare britannica in vista di uno sbarco (operazione denominata in codice "Leone Marino"). Hitler sperò di raggiungere, dopo aver occupato la Francia, una pace con il Regno Unito. Nell'opinione pubblica inglese c'erano diverse persone favorevoli a trovare un accordo. Non i membri del nuovo gabinetto di unità nazionale (comprendente i Tories, i Laburisti e i Liberali), guidato da Churchill, che si insediò il 10 maggio 1940, a seguito delle dimissioni di Chamberlein, dopo l'invasione tedesca della Germania. Churchill pronunciò la famosa frase
All'inizio l'attacco degli stuka della Luftwaffe tedesca furono indirizzato verso i porti, gli aeroporti, le infrastrutture, infliggendo pesanti perdite alla RAF. Successivamente, dopo la reazione inglese, i tedeschi passarono alla "guerra terroristica" contro i civili, indirizzando i bombardamenti sopra i centri abitati (Coventry) e contro la stessa Londra, che fu colpita duramente. Ciò non indebolì il morale degli inglesi, che ma sortì l'effetto contrario.

Proprio in questi giorni (7-9 maggio 2015) si sta festeggiando in Europa il 70° anniversario della fine della guerra, che coincise con la resa della Germania, ratificata il 9 maggio 1945. Non si è trattato di commemorazioni formali. La mancata partecipazione di alcuni governi alla grande parata militare svoltasi a Mosca ha provocato infatti polemiche e reazioni politiche. Segno che la gestione del dopoguerra da parte delle potenze vincitrici, che portò al cosiddetto mondo bipolare, ha lasciato ancora aperte alcune ferite, nonostante i molti decenni trascorsi.
Nello cronologia sottostante manca un riferimento all'importante battaglia d'Inghilterra (The Battle of Britain), la prima grande campagna di guerra combattuta interamente da forze aeree (maggio-ottobre 1940), tra l'aeronautica militare tedesca (Luftwaffe) e quella del Regno Unito ( RAF). L'obiettivo della campagna tedesca era di guadagnare la superiorità aerea sulla aviazione militare britannica in vista di uno sbarco (operazione denominata in codice "Leone Marino"). Hitler sperò di raggiungere, dopo aver occupato la Francia, una pace con il Regno Unito. Nell'opinione pubblica inglese c'erano diverse persone favorevoli a trovare un accordo. Non i membri del nuovo gabinetto di unità nazionale (comprendente i Tories, i Laburisti e i Liberali), guidato da Churchill, che si insediò il 10 maggio 1940, a seguito delle dimissioni di Chamberlein, dopo l'invasione tedesca della Germania. Churchill pronunciò la famosa frase
The Battle of France is over. I expect that the Battle of Britain is about to begin... »
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« La battaglia di Francia è ormai finita. Suppongo che quella d'Inghilterra stia per iniziare... »
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All'inizio l'attacco degli stuka della Luftwaffe tedesca furono indirizzato verso i porti, gli aeroporti, le infrastrutture, infliggendo pesanti perdite alla RAF. Successivamente, dopo la reazione inglese, i tedeschi passarono alla "guerra terroristica" contro i civili, indirizzando i bombardamenti sopra i centri abitati (Coventry) e contro la stessa Londra, che fu colpita duramente. Ciò non indebolì il morale degli inglesi, che ma sortì l'effetto contrario.
sir Winston Churchill |
Il fatto che la Germania nazista fallì nei suoi piani non riuscendo né a distruggere il sistema di difesa aerea britannico, né a obbligare il Regno Unito a negoziare un armistizio o una resa, è considerato la prima grande sconfitta tedesca della seconda guerra mondiale. Impedendo alla Germania di acquisire la superiorità aerea, la battaglia pose fine alla minaccia che Hitler desse il via all'Operazione Leone marino, facendo delle isole britannico l'avampostop da cui continuare la guerra contro l'Europa nazista.
Bombardamenti tedeschi su Londra |

mercoledì 29 aprile 2015
Da Weimar al 1938. Sintesi di storia della Germania (e della politica internazionale degli anni 30)
Ecco la sintesi di storia che abbiamo costruito in classe. Mancano alcuni aspetti della politica interna nazista. Ma intanto possiamo mettere a disposizione degli alunni assenti questi schemi riassuntivi. Realizziamo così il miracolo di rendere "elettronica" la nostra lavagna tradizionale.
Postilla. Nello schema delle relazioni internazionali c'è un errore: abbiamo attribuito al patto dell'ottobre 1936 tra Hitler e Mussolini il nome di "Patto d'Acciaio". Quello del 1936 viene invece definito correttamente in storiografia come "Asse Roma-Berlino". Si trattò di un protocollo d'intesa tra i due governi di Germania e Italia, stipulato dopo la conclusione della guerra d'Etiopia (e il riconoscimento della sovranità italiana sulla colonia da parte della Germania). Fu Mussolini, in un discorso a Milano, a dare la definizione di Asse a questi protocolli, che non vincolavano in alcun modo i due Stati.
Assai diversa è la questione del Patto d'Acciaio, stipulato nel maggio 1939, che ebbe ben altre caratteristiche: fu un trattato difensivo e offensivo senza eguali nella storia, della durata di 10 anni, sottoscritto a Berlino da Ribbentrop e Ciano (i ministri degli Esteri dei due Stati).
I due paesi si obbligavano all'aiuto reciproco in caso di situazioni internazionali che potessero mettere a rischio i rispettivi interessi "vitali". Come scrisse alcuni anni fa uno storico italiano, "l'alleanza... abbandonava al rapporto di forza tra i due contraenti la scelta del momento e dei modi dell'iniziativa" (Ragionieri). E infatti, mentre Mussolini desiderava attendere qualche anno per intraprendere una guerra offensiva, Hitler segretamente si preparava all'attacco della Polonia. Va sottolineato come alla firma del Patto d'Acciaio si oppose (inutilmente) proprio il firmatario, il ministro degli esteri Galeazzo Ciano. Ecco dunque che grazie ad un errore abbiamo potuto chiarire un passaggio importante nella storia dei rapporti internazionali tra le potenze tra le due guerre, tema che abbiamo affrontato a lezione.
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I firmatari dell'accordo di Monaco (29 settembre 1938). Chamberlain, Daladier, Hitler, Mussolini e il ministro degli esteri italiano conte Galeazzo Ciano.L'accordo di Monaco rimane nella memoria collettiva come esempio della nefasta politica di "appeasement" (in lingua italiana: riappacificazione, accordo, accomodamento), che consentì alla Germania di rinforzarsi territorialmente, militarmente, e di acquisire la sicurezza necessaria per i propri successivi piani di conquista militare |
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Weimar 1 |
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Weimar 2 |
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Weimar3 |
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Relazioni internazionali 1 |
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relazioni internazionali 2 |
giovedì 23 aprile 2015
La seconda guerra mondiale attraverso le prime pagine dei giornali
Le prime pagine dei giornali (non solo italiani) sono una fonte importante per comprendere il clima politico che portò alla seconda guerra mondiale e poi il modo con cui i fatti bellici furono raccontati alle opinioni pubbliche. Pubblichiamo in questo post 10 prime pagine dal 1938 al 1945, messe a disposizione da uno studente del nostro corso serale.


mercoledì 25 febbraio 2015
Dal biennio rosso (1919-1920) all'ascesa del fascismo. Le leggi fascistissime
In un breve video della RAI sono ricostruiti gli avvenimenti del turbolento biennio http://www.storia.rai.it/articoli/lotte-operaie-e-contadine-nel-biennio-rosso-1919-1920/5975/default.aspx
In un altro video, pubblicato su you tube, sono delineati i passaggi politici e istituzionali che portarono dalla crisi del 1919 alla marcia su Roma. https://www.youtube.com/watch?v=HndwH-PQV3k
Il passaggio al regime è segnato dall'assassionio Matteotti, al quale seguì il famoso discorso del 3 gennaio 1925.
Ricosstruise gli avvenimenti, con alcune interpretazioni originali, la puntata de Il Tempo e la Storia (durata 43 minuti)
Giacomo Matteotti |
La Lancia Lambda su cui fu caricato a forza Matteotti |
http://www.storia.rai.it/articoli-programma/delitto-matteotti-linizio-del-regime/25122/default.aspxcarte e La storia.
Un famoso racconto cinematografico dell'avvento del fascismo: il film Novecento di Bernardo Bertolucci.
Qui la scena famosa in cui si descrivono le condizioni dei braccianti della pianura padana
http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/novecento-quarant-anni-fa-cosi-bertolucci-raccontava-i-braccianti/241338/241312?ref=twhv&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

giovedì 19 febbraio 2015
Italo Svevo
Per introdurre questo grande e singolare letterato del Novecento ho pensato di far ricorso alle parole di uno dei più grandi storici della letteratura italiana, Alberto Asor Rosa, che ne fa un efficace ritratto in questo video che ho tratto da you tube
https://www.youtube.com/watch?v=tQKR2hEB3q0
Il portale Repetita di Treccani offre alcuni quadri sintetici del contenuto delle opere principali di Italo Svevo. Grazie alle animazioni i video appaiono accattivanti.
Qui abbiamo una carrellata dei temi e dei contenuti dei romanzi Una Vita e Senilità
https://www.youtube.com/watch?v=tQKR2hEB3q0
A questa url è proposta una sintesi dei principali temi del romanzo La Coscienza di Zeno
https://www.youtube.com/watch?v=peCfkpjL-lkccani.
Vi può ricorrere in particolare chi è stato assente alle lezioni, per non restare indietro con lo svolgimento del programma.

James Joyce |
lunedì 19 gennaio 2015
Il gelsomino notturno di Giovanni Pascoli
Il Gelsomino notturno fu composta da Pascoli nel 1901 per le nozze dell'amico Raffaele Briganti, ma l'ideazione è degli anni 1897-98. Il poeta la inserì nella prima edizione dei Canti di Castelvecchio (1903).


Il gelsomino notturno
E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.
Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento . . .
È l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.
Per commentare questa poesia-manifesto del simbolismo pascoliano possiamo ricorrere alla pagina del sito Fareletteratura, che fornisce una parafrasi, un'analisi, un commento realmente esaustivi.
Ecco la url
http://www.fareletteratura.it/2013/09/23/analisi-del-testo-il-gelsomino-notturno-di-giovanni-pascoli/
Il gelsomino notturno
E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.
Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento . . .
È l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.
Per commentare questa poesia-manifesto del simbolismo pascoliano possiamo ricorrere alla pagina del sito Fareletteratura, che fornisce una parafrasi, un'analisi, un commento realmente esaustivi.
Ecco la url
http://www.fareletteratura.it/2013/09/23/analisi-del-testo-il-gelsomino-notturno-di-giovanni-pascoli/

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